martedì 28 giugno 2011

Intervista a Sergio Sorrentino per AlchEmistica, seconda parte


Nella precedente intervista parlando di improvvisazione dicevi che “L'improvvisazione è l'essenza della musica. Anche quando crediamo di aver pianificato tutti gli aspetti interpretativi riguardanti l'esecuzione di un brano, esiste sempre un margine di un improvvisazione. Per la mia ricerca l'improvvisazione costituisce un elemento cardine. La mia poetica interpretativa e musicale si basa sulla creatività e sull'aspetto ludico del fare musica.” Credo che con il tuo Guitar Improvisation Project tu abbia proprio voluto “mettere le carte in tavola”: sono otto brani, un vero e proprio ciclo musicale che inizia con un “Prologo” e finisce con un “Epilogo”, otto pezzi lavorati con la chitarra elettrica e con la classica, ce ne vuoi parlare?

Il ciclo musicale è se vogliamo una summa (sebbene parziale) del mio fare musica improvvisando con la chitarra. All'interno della release ci sono brani ispirati al mondo della musica d'arte contemporanea dal quale provengo, improvvisazioni elettriche, tabletop guitar, ambientazioni classiche con il reverbero naturale di una chiesa, accenni di vari stili. Si tratta di libere improvvisazioni, che inconsciamente rispecchiano il mio background e la mia anima sonora.
Volevo proporre al pubblico di Alchemistica una release quanto più esplicativa dei miei diversi approcci alla musica.
L'ispirazione risiede semplicemente nella ricerca timbrica, nel suono chitarristico impiegato tramite le sue forme più diverse e nella ricerca di una dimensione “altra”, trascendentale.
Dopo il “Prologo” (vagamente ed inconsciamente ispirato a Berio), in “Dots” esploro il suono chitarristico con dei punti sonori, una sorta di ritratto puntillista dello strumento.
In “Alchemistica” rendo omaggio alla vostra label ed all'alchimia di stili diversi e di tecniche innovative che si può ottenere semplicemente improvvisando liberamente con la chitarra.
“Bells in a foggy landscape” è una mia esplorazione nel campo dell'elettroacustica, dove impiego la “preparazione” della chitarra.
“Hommage à Maderna” è una impro basata sul materiale compositivo di “Y Despues” di Maderna.
“Solo with rain” è un'esperienza elettrica, dove lo strumento evoca più che imitare.
In “Touch” ho voluto porre l'accento sulla bellezza del tocco chitarristico.
L'Epilogo finale riprende il materiale del “Prologo”, sviluppandosi però su di un canto più grave e pensoso.

Mi ha colpito il fatto che tu abbia usato una elettrica, sembra che tu abbia fatto una specie di scelta “stilistica” utilizzandola per le improvvisazioni o comunque per “marcare” un suono decisamente più contemporaneo e moderno …

Oltre alla mia ricerca in campo classico, ho sempre suonato la chitarra elettrica. Sono un patito del blues e di Clapton. Per acquistare la mia attuale chitarra classica da concerto vendetti però la Stratocaster (una “blackie”). Quando poi ho scoperto che i molti compositori di oggi scrivono maggiormente per chitarra elettrica, e sono venuto in contatto con il mondo della sperimentazione e dell'improvvisazione, ho subito acquistato una nuova chitarra elettrica e i vari pedalini. Fino a diventare, adesso, un musicista multiforme, classico ed elettrico.
Quando improvviso con l'elettrica miro ad uno stile diretto, impiego una tecnica mista (plettro e dita), cerco di sfruttare secondo la mia estetica le bellissime possibilità timbriche dello strumento anche trasferendo su di essa le conquiste tecnico-formali della chitarra classica.
Impiego poi, in alcuni casi, lo strumento in qualità di fonte sonora (tabletop guitar) per sperimentazioni elettroacustiche, anche tramite oggetti e la preparazione della chitarra.
Verso quest'ultima dimensione mi ha spinto il mio amico Luca Sigurtà (uno dei musicisti più in vista nel campo della musica elettroacustica e concreta). Eravamo in aeroporto, di ritorno da un mini tour in Lussemburgo, quando Luca mi invitò a dedicarmi alla sperimentazione elettroacustica, intravedendo in me delle potenzialità in quel campo. Gliene sarò sempre grato.

continua domani ..

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