mercoledì 29 giugno 2011

Intervista a Sergio Sorrentino per AlchEmistica, terza parte


La tua release è stata registrata in momenti diversi da Luigi Pisanti Music Zone (tracks 1-8), Andrea Ferraris (tracks 3-4-6), Sergio Scusello (tracks 2-5-7) e masterizzata da Andrew McKenna Lee, a Brooklyn, New York City. Come mai la registrazione in luoghi e momenti diversi e come mai la scelta di New York per la masterizzazione?

Per Alchemistica desideravo una release più diretta e varia possibile, che facesse conoscere al pubblico le mie diverse anime di musicista. Ed ho quindi deciso di registrare in luoghi e momenti diversi, proprio per captare eventi irripetibili, che si differenziassero l'uno dall'altro anche in virtù dell'acustica, della situazione e della compagnia del luogo.
Ho quindi registrato un Prologo ed un Epilogo dal mio amico e bravissimo fonico Luigi Pisanti nella mia terra madre, il Vallo di Diano, in Campania. Adesso abito a Novara, ma appena posso torno a rivivere i profumi ed i suoni della mia terra. In una di queste occasioni ho registrato le due impro in questione.
Le impro “elettriche” le ho registrate in diretta (utilizzando alcuni effetti ed una loop station) nell'aula dove tengo lezioni di chitarra ed improvvisazione all'Istituto Musicale Vallotti di Vercelli. Il fonico (molto promettente) è un mio allievo chitarrista nonché ingegnere informatico Andrea Ferraris. Colgo l'occasione per ringraziarlo dell'ottimo lavoro svolto e con lui per ringraziare tutti i miei allievi, dai quali io per primo imparo tantissimo. Volevo per le impro elettriche una dimensione “quotidiana” e domestica, quindi quale cosa migliore che registrarla nei momenti liberi durante le pause dall'insegnamento?
Sergio Scusello è un eccellente pianista (dedito alla musica di Bartok ed Arvo Part, ad esempio), competente anche di registrazione sonora. Gentilmente ha ripreso alcune mie impro all'interno della Chiesa di Cigliano, in provincia di Vercelli, che gode di un'acustica eterea, mistica.
Andrew McKenna Lee è invece un eccellente chitarrista compositore (ha studiato alla Manhattan School ed a Princeton) esperto di musica elettronica. Cura ormai da tempo il mastering di quasi tutte le mie produzioni discografiche, anche e soprattutto di quelle ancora inedite ma che saranno pubblicate presto. Non nego che comunque, a prescindere dal rapporto di amicizia tra me e lui, mi intrigava l'idea di effettuare il mastering a New York, scenario fondamentale della musica sperimentale.
Andrew in più mi ha dedicato un bellissimo brano per chitarra sola (“Curio”). Il brano fa parte di un più ampio progetto che vede molti importanti compositori (Mark DelPriora, Marcela Pavia, Andrea Talmelli, Carla Rebora, Rossella Spinosa, Lorenzo Tomio, Francesco Maggio, Massimo Munari, ed appunto Andrew McKenna Lee) scrivere per me dei brani di ricerca ispirati a cellule di canti popolari del Vallo di Diano e della Lucania. La prima esecuzione delle opere avverrà in occasione di un mio concerto al prossimo Festival Internazionale della Chitarra di Lagonegro, ad agosto. In quell'occasione eseguirò anche una mia composizione (“Enigma”) scritta per il progetto.

Il quinto brano si intitola “Hommage à Maderna”, come mai questo omaggio al grande compositore e direttore d’orchestra veneziano? Sempre restando nell’ambito dell’improvvisazione hai mai suonato la sua Serenata per un satellite?

Maderna è uno dei miei compositori preferiti. La sua musica (non solo per chitarra) è per me fonte continua di ispirazione. La impro in questione è basata su mie rielaborazioni estemporanee su di un canovaccio da me preparato di cellule derivanti da “Y después”, splendido brano per chitarra a dieci corde del compositore veneziano.
Suono spesso in concerto la Serenata per un Satellite e la propongo spesso per studio anche ai miei allievi. E' un brano veramente unico. L'ho anche incisa. Spero presto, uscirà un disco tutto dedicato alla Nuova Musica per chitarra. Al suo interno ci sarà anche la Serenata.

continua domani ...

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