martedì 31 luglio 2012
"Blue" di Arturo Tallini su dotGuitar Cd
E' con molto piacere che vi annuncio che "Blu", lo splendido disco di Arturo Tallini con musiche di Nuccio d'Angelo, Goffredo Petrassi, Mario Dall'Ongaro, Giacinto Scelsi, Goffredo Petrassi, Dimitri Nicolau, Gianvincenzo Cresta e Benjamin Britten, è stato finalmente e reso disponibile dalla casa discografica on line DotGuitar Cd:
Link: http://www.dotguitar.it/zine/cd/dotguitar_cd.html
Per l'occasione è stata realizzata anche una nuova copertina con foto da me scattate (permettetemi un momento d'orgoglio) durante il concerto di Arturo Tallini a Mestre il 26 marzo 2010.
iTune: http://itunes.apple.com/it/album/nuccio-dangelo-goffredo-petrassi/id544843370
Suoni oltre l’orizzonte. Di Nicola Sani
La chitarra è uno strumento dal suono arcaico. La sua è una voce nomade, erede di culture e tradizioni dove fare musica significava portarsi il suono “appresso”. Un bagaglio a mano di straordinarie possibilità timbriche ed espressive, voce di polifonie, accompagnatrice di canti, percussione battente. Più di ogni altro strumento sintetizza l’idea del tempo, del passare dei giorni, evoca la lontananza di atmosfere notturne e la prossimità dei marciapiedi metropolitani. Quello della chitarra è un suono che si vive con tutto il corpo, abbracciandolo, diventando tutt’uno con la sua risonanza. Arturo Tallini sembra vivere in questo modo il proprio rapporto con uno strumento dal fascino tuttora complesso; il suo bagaglio a mano è una sorta di chiave di lettura del mondo sonoro, delle diverse scritture che la chitarra attraversa. Un piano diagonale, che mette in relazione le diverse strategie di rappresentazione dei suoni, in una ricerca continua che ripercorre le strade della musica, come piste tracciate da antiche carovane. Al centro di questi percorsi c’è la necessità di portarsi al di là del tracciato comune, oltre i sentieri già battuti. Non è una scelta facile; il Novecento ha aperto un’infinità di finestre sul suono, il nomadismo è diventato prassi, la chitarra si è mimetizzata infinite volte, rischiando di perdere la propria sonorità. Voce per eccellenza dell’universo giovanile, ha riassunto le contraddizioni di intere generazioni, diventandone lo sfondo e l’eco. Tallini ragiona su tutto questo con un percorso nel Novecento chitarristico, unendo compositori diversi e distanti in un progetto molto originale, che sembra riassumersi nell’esecuzione di Ko-Tha di Giacinto Scelsi (è estremamente significativo che questa registrazione integrale delle Tre Danze di Shiva esca proprio nell’anno del centenario della nascita di questo ancora enigmatico compositore). Nel lavoro di Scelsi la chitarra è utilizzata come strumento a percussione risonante, diviene la base di una ricerca ritmica e timbrica per la creazione di inedite sonorità. Eppure rimane estremamente coerente con le caratteristiche dello strumento, lo utilizza al pieno delle sue possibilità, ne amplifica i significati guardandolo da una diversa angolazione prospettica. Il percorso che Tallini propone attraverso la sua visione contemporanea della sei corde offre molti spunti per riscoprire la straordinaria ricchezza sonora ed espressiva di uno strumento di cui erroneamente si crede di conoscere tutto. Al contrario, ciò che mette in relazione la ricerca di Britten, Petrassi, Scelsi, Nicolau, Dall’Ongaro e Cresta è proprio la necessità di superare gli stereotipi dello strumento per renderlo congeniale alle necessità del presente. Così assumono un significato e una luce diversa le melodie di D’Angelo, private di qualsiasi dimensione retorica e nostalgica. Questo percorso così denso e intensamente vissuto, è reso possibile grazie ad una tecnica strumentale unica, come quella di Tallini, che al di fuori di ogni compiacimento virtuosistico riesce a rendere perfettamente comprensibile e comunicativo un universo sonoro dove non è sempre facile riuscire ad orientarsi. La sua ricerca è un invito a non fermarsi alle apparenze, ad approfondire le diverse direzioni e proseguire al di là di quell’orizzonte aperto che il secolo scorso ci ha indicato, nella musica come nei diversi linguaggi dell’arte contemporanea.
lunedì 30 luglio 2012
Review of In Concerto by Julian Bream, Alto Musical Concepts 2012
Italian Translation
What would we do without Julian Bream? Bream is a giant of classical guitar, an absolute genius who was able to lead to levels of excellence, pure sound, compositions and transcriptions of our favorite instrument. His huge discography, divided between Columbia and RCA, was in the early 90's assembled in a prestigious and monumental collection of over thirty CDs unfortunately at the moment no longer available. And many of these titles are still difficult to find due to the fact that Sony, who owns the rights of the two record companies ,no longer provided for the reprinting. So this reissue is welcome, alto is a label of Musical Concepts, which has published this new edition of some recordings of 1960. These are the following: Concerto in A for Guitar and Strings by Mauro Giuliani, Guitar Concerto Op 67 by Malcolm Arnold, Sonatina Op 51 by Lennox Berkeley, Pavane pour une infante défunte by Ravel, Segovia Op 29 by Roussel, Sonata in C sharp minor and Sonata in A by Cimarosa. This music already on the market from several years but not readily available. We are in 1960, Bream is in great shape and at his best, listen to him playing is always a great joy and great emotion. Good remastering's job of the old recordings.
Link: http://altocd.com/alc1174
Recensione di In Concerto di Julian Bream, Alto Musical Concepts 2012
English Translation
Dove saremmo senza Julian Bream? Bream è un gigante della chitarra classica, un genio assoluto che ha saputo portare a livelli di pura eccellenza il suono, le composizioni e le trascrizioni del nostro strumento preferito.
La sua corposa discografia, suddivisa tra Columbia e RCA, era stata all’inizio degli anni ’90 riunita in una prestigiosa e monumentale collection di oltre trenta cd da diverso tempo purtroppo non più disponibile. E parecchi di questi titoli sono tuttora di difficile reperibilità a causa del fatto che la Sony che detiene i diritti delle due case discografiche non ha più provveduto alla ristampa.
Ben venga quindi questa ristampa curata dalla alto, una etichetta della Musical Concepts, che ha pubblicato questa nuova edizione di alcune registrazioni del 1960. Si tratta dei seguenti: Concerto in La per Chitarra e Orchestra di Mauro Giuliani, Guitar Concerto Op. 67 di Malcom Arnold, la Sonatina Op. 51 di Lennox Berkeley, , la Pavane pour une Infante défunte di Ravel, Segovia Op. 29 di Roussel, la Sonata in Do minore e la Sonata in La di Cimarosa.
Si tratta di quindi di musiche già da tempo presenti sul mercato ma non facilmente reperibili. Siamo nel 1960, Bream è in splendida forma e si esprime al meglio, sentirlo suonare è sempre una grande gioia e una grande emozione.
Buono il lavoro di rimasterizzazione eseguito sulle registrazioni d’epoca.
Distribuito in Italia dalla Stradivarius.
Link: http://altocd.com/alc1174
domenica 29 luglio 2012
Guitars Speak: Guitar Radio program on Radio Voce della Speranza
Cari Chitarristi e amanti della sei corde .. quante volte vi siete lamentati che in radio si sente poca musica per chitarra?
Da Mercoledì 5 ottobre 2011 parte "Guitars Speak" nuovo programma che andrà in onda tutti mercoledì alle 21,00 condotto da Andrea Aguzzi, autore del libro 121 CD per la chitarra Contemporanea, web master del blog Chitarra e Dintorni Nuove Musiche e co fondatore della netlabel AlchEmistica.
In onda su Radio Voce della Speranza disponibile anche in live streaming su internet e su podcast!
"Guitars Speak" is broadcasted on Radio Voce della Speranza and also available in live streaming on the internet and podcast!
Live Streaming
Podcast:
- Year 2011- 2012
- Year 2012- 2013
- Year 2013- 2014
sabato 28 luglio 2012
Chitarra in vendita / Selling Guitar by Luigi Attademo
Il Maestro Luigi Attademo mette in vendita questa chitarra Breyer del 1928 al prezzo di 1600 € (non trattabili).
Maestro Luigi Attademo sells this Breyer 1928 guitar at a price of 1600 € (not negotiable)
Per informazioni e contatti/For information and contacts: luigiattademo@tiscali.it
venerdì 27 luglio 2012
Chitarra in vendita - Selling guitar by Lucia D'Errico
Chitarra Julian Espinoza del 1992 (firmata). Tavola in cedro, fondo e fasce in palissandro, diapason 65cm, fattura molto fine. Suono potente, pulito e persistente, ideale sia per studio che da concerto. La tavola presenta qualche graffio che comunque non inficia la qualità sonora, facilmente ritoccabile da un liutaio, per il resto lo strumento non ha alcun difetto. La chitarra è FRETLESS, ma la posso fare ritastare A MIE SPESE; regalo custodia rigida. Prezzo 1800 euro trattabili
Guitar Julian Espinoza, 1992 (signed). Cedartop, rosewood back and sides, diapason 65cm, very fine. Powerful sound, clean and persistent, ideal for both studio and concert. The table has some scratches that still does not affect the sound quality, easy ritoccabile by a luthier, for the rest of the instrument has no defect. The guitar is fretless, but I can put the frets on at my expense; hard case included. Price 1800 euro negotiable
Per informazioni e contatti/For information and contacts: lu.derrik@gmail.com
giovedì 26 luglio 2012
Review of StrongStrangeStrings by Elena Càsoli, Stradivarius 2001
Italian Version
“I play an instrument which today is enjoying one of the happiest periods in its long history. Its structure and sound have evolved and kept pace with changes in attitudes to music, culmination in a range of forms and expressions in the twentieth century unheard of since the renaissance and the baroque eras.”
These are the first words you read in the valuable 28-page booklet attached to the cd StronStrangeStrings edited by Stradivarius in 2001, where Elena Casoli make available the music she interpreted for a group of authors who have turned their attention to guitar in a surprisingly eclectic and innovative way, "... the guitar was an instrument played in all musical genres, along with the classic,there was in the first half of last century, a strong interestabout by different composers classics. Schönberg, Berg and Webern included it in their work just as a popular instrument which characterized their work for its strangeness to the classic sound, as in the Serenade of Schönberg or Berg's Wozzeck, which make their appearance some chitarrine by Bierhaus People. The same thing happened in the Sixties. When composers have incorporated the classical guitar or electric,they have done it with the idea of using a “tool” to break with the world of classical music: a protest against the traditional sound. It was a lucky thing that the guitar had another life. Now in contemporary ensemble it has become an important instrument as the others. It no longer suffers this sort of isolation, which exists for example in relation to the nineteenth century repertoire. (From: "Amadeus", n.152, 2002. © Paragon / Coralli Michele) "An important premise for this very interesting record because the versatility and ability of Elena Casoli to adapt hertself, her guitar technic (really great) and her guitar (it ranges from classical to 'acustic, from Arciliuto to the electric guitar) to the music and the needs of different composers.
We start listening to the first song by Roberto Doati " L’apparizione di tre rughe "made in 2001. This is the first of 5 pieces of different durations and growing (30 ", 1 ', 2', 3 '5') maybe the composer might like the series of Fibonacci, these pieces have been written as a break to be used during the concerts and they have recorde with the same function for this record.
These peices resonate like the orchestral sounds in the beginning of a concert, like cascades of irridiscent colors and sounds, liquid, diversified, broken, almost interlocutors sounds, isolationist landscapes, echoes from Loren Mazzacane Connors. After this initial approach beyond the usual "classics" canons we listen to the beautiful "Paisaje cubano con campanas" by Leo Brouwer, dated 1986. Elena Casoli defines it in this way: "an affectionate tribute to Leo Brouwer’ native island" where the composer manages to merge "simply" the folk music tradition of Afro-Cuban music with the "cultured" European experimental through a series of passages and musical landscape colorful, fresh and relaxing at the same time.
Lupus in fabula, we find Steve Reich with his Electric Counterpoint, ".. I play electric guitar from more then ten years and this has happened thanks to a few composers. I found in them an interest for this instrument and at the same time I noticed the difficulty about meeting electric guitarists who were able to read their scores. So I studied, read, tried, heard a lot and I realized that in some cases, the composers used it as an approach to a language more like rock music, sometimes starting from electronic ore electro acustic shape. So the compositive experience is applied also to the electric guitar, regardless of what has been its history about rock or jazz. Sometimes it is unrecognizable as an electric guitar,being so transformed through technical specifications, which changes the sound that its sound is no more recognizable as one from an electric guitar. It remains an instrumentl in which the use of hands is always very physical, unlike for example a keyboard. (From: "Amadeus", n.152, 2002. © Paragon / Coralli Michele) "Listening to the music I wondered if the interpreter used a plectrum or the classic technique, the result is very nice, in my opinion this is a more delicate interpretation, with a better touch than that of Pat Metheny and a clean and balanced sound (excellent recording) that shows Reich’s counterpoint at its best.
Following we can find, in my opinion, the gems of the disc: three pieces from the Guitar Book of the American composer Lou Harrison, three short compositions very close to the atmosphere of the most intimate and relaxed (Red Princess) period of the acoustic guitarists John Fahey. Harrison is a composer famous for his works with microtonal music and his interest about Indonesian music and these pieces, performed with acoustic guitar are simply amazing for their intensity and evocative sounds.
The record continues with the inclusion of musics that are “at home” in the so-called "contemporary steel guitar”, with a manipulative use of sound like the composition of Maurizio Pisati “Spiegelkontaktfabrik”, whose visual ideas recalls “La Fabbrica Illuminata” by Luigi Nono, and Scenario by Michele Tadini, almost like Elena Càsoli wants to close an ideal sound triangle begun with L'apparizione di tre rughe by Roberto Doati.
We return on a more melodic round with transcriptions of Toru Takemitsu, three evergreen like Over The Rainbow, Summertime and Yesterday. Who is accustomed to jazz versions of these standards will have a (pleasant) surprise: in the jazz tradition, the attention in the standard reading is placed more on the harmonic component rather than on the melody of the song, instead Takemitsu spotlight the issue carrying the melody in the first plan, creating songs full about romance, well-understood in this sense by Casoli, with really fine feeling and music touch.
This is without any doubts a great record and the proof is how much easily it comes back on my cd player.
A note of praise for the excellent recording quality and the attached booklet, 28 pages of interesting reading where Elena Càsoli ideally accompanies with her reflections the listener in the musical paths proposed.
mercoledì 25 luglio 2012
Guitars Speak: Tales of the Flying Whale, Duo Nautilus
Questa sera ore 21 su Radio Voce della Speranza: Tales of the Flying Whale, Duo Nautilus
Le balene volano? Certo che sì che dubbi sono? Questa sera il Duo Nautilus (mirko Busatto alla chitarra Elettrica e Paolo Calzavara alle elettroniche) ci dimostrerà che non solo le balene volano ma sanno sognare e sanno farci ascoltare i loro sogni. Tales of the Flying Whale su Guitars Speak!
Do the whales fly? Yes, of course do you have any doubts? This evening, Nautilus Duo (Busatto Mirko on guitar and Electric Paolo Calzavara on electronic) will show that not only whales fly but they dream and they know how to make us listen to their dreams. Tales of the Flying Whale on Guitars Speak!
Links:
Radio Voce della Speranza http://www.radiovocedellasperanza.it/
Streaming http://www.radiovocedellasperanza.it/streaming/onair-fo.html
martedì 24 luglio 2012
Festival LeAltreNote 2012
Festival
Masterclass LEALTRENOTE 2012
Comunicato
stampa
Dopo
il successo degli anni precedenti anche quest’anno avrà luogo a
Bormio e in altri comuni della Valtellina il Festival-Masterclass di
musica da camera LeAltreNote in un avvincente connubio di cultura e
paesaggio. La manifestazione, in programma dal 18 agosto al 15 di
settembre, è organizzata dall’ Associazione Musicale LeAltreNote
in collaborazione con la Scuola di Musica di Bormio ed è patrocinata
dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione
Lombardia, dalle istituzioni locali e quest’anno anche dal FAI, dal
WWF e dalla Pro Grigioni Italiana.
Parallelamente
al Festival si realizzerà la Masterclass aperta a giovani
studenti di tutta Europa con classi per strumento e piccoli ensemble
di musica da camera. I corsi, tenuti da docenti di fama
internazionale (Francesco Parrino violino, Stefano Parrino flauto,
Alessandro Marangoni pianoforte, Inigo Alonso clarinetto, Jouko
Mansnerus viola, Samuli Peltonen violoncello, Alessandra Garosi
musica da camera), sono in programma dal 28 agosto all’8 settembre.
Momento di studio e aggregazione, rappresentano un vero laboratorio
di incontro creativo che aprirà a confronti e nuovi progetti.
Il
Festival – rispetto alle scorse edizioni ampliato nella
durata e nelle collaborazioni – vedrà sfilare numerosi musicisti
italiani e stranieri pronti a incantare il pubblico con le loro
interpretazioni cariche di passione e ricercatezza. La programmazione
dei concerti seguirà in particolare due filoni principali:
l’approfondimento del tema Musica e Natura suggerito dalla
bellezza dei luoghi e un sentito omaggio a Claude Debussy
(1862-1918) nel 150° anniversario della nascita. Attinenti al primo
tema saranno i concerti del duo Francesco Parrino - Michele
Fedrigotti che proporrà lavori inediti di Louis Spohr in prima
esecuzione moderna oltre a musiche per violino e pianoforte di
Beethoven e Chailly, quelli dell’ Ensemble Barocco Nova Academia
con il programma “Galanterie musicali sull’acqua” e i concerti
dedicati al “Carnevale degli animali” di Camille Saint-Saëns,
arrangiato da Alessandra Garosi per accompagnare la proiezione di un
video prodotto dal Parco Nazionale dello Stelvio e la cui esecuzione
vedrà la compartecipazione degli studenti e dei docenti della
masterclass. In parte legata a questo tema è anche la presenza del
noto “musicattore” Luigi Maio che, in collaborazione con il Trio
Albatros Ensemble, presenterà le sue fiabe da camera “Hansel e
Gretel” (da Humperdinck) e “I vestiti dell’imperatore”.
Le
celebrazioni riguardanti Debussy prevedono un dittico di concerti,
intitolato “Debussy e dintorni”, in cui a molti dei suoi
principali lavori cameristici saranno affiancate composizioni di
autori a lui contemporanei. Questi concerti saranno a cura dell’
Ensemble LeAltreNote (composto da tutti i docenti dei corsi) con la
partecipazione dell’arpista Davide Burani. Il Festival prevede
anche altri numerosi eventi musicali che, in molti casi, vedranno
come protagonisti giovani musicisti di riconosciuto valore esecutivo:
il quartetto DuepiùDue, l’Omnia Sax Quartett, il quintetto di
fiati Made in Sicily, la pianista georgiana Nina Esiava, la
chitarrista Giada La Rosa, la violinista finlandese Riikka Alakarppa
e il pianista Federico Costa. Oltre ai concerti, da segnalare la
mostra fotografica di Marco Andreola negli spazi della Banca Popolare
di Sondrio e la presentazione del nuovo libro di Daniele Gambaro
dedicato a Ottorino Respighi, entrambi a Bormio.
Speaker
degli eventi Silvio Mevio e Thomas Sosio.
Valdisotto
sabato 18 agosto Sala Consiliare del Comune ore 21h
Quintetto di
fiati Made in Sicily
Bormio domenica
19 agosto Sala SIB ore 12h30
Quintetto di
fiati Made in Sicily
Valdidentro
martedì 21 agosto Grand Hotel Bagni Nuovi ore 21h
Francesco
Parrino violino
Michele
Fedrigotti pianoforte
Bormio
mercoledì 22 agosto Auditorium Leibnitz ore 21h
Francesco
Parrino violino
Michele
Fedrigotti pianoforte
Bormio giovedì
23 agosto Chiesa di Combo
Coro della
Bajona
Livigno venerdì
24 agosto Chiesa di S. Maria Nascente ore 21h
Francesco
Parrino violino
Michele
Fedrigotti pianoforte
Bormio sabato
25 agosto Piazza del Kuerch ore 16h
Ensemble
Barocco Nova Accademia
Bormio domenica
26 agosto Bormio 3000 ore 12h30
Aperitivo in
alta quota
Omnia Sax
Quartet
Pedenosso
mercoledì 29 agosto Chiesa SS. Martino e Urbano ore 21h
Ensemble
Barocco Nova Accademia
Bormio venerdì
31 agosto Auditorium Leibnitz ore 21h
Luigi Maio
musicattore
Trio Albatros
Ensemble
Poschiavo
domenica 2 settembre Casa Console ore 21h
Luigi Maio
musicattore
Trio Albatros
Ensemble
Bormio martedì
4 settembre Auditorium Leibnitz ore 21h
Ensemble
LeAltreNote “Debussy e dintorni”
Bormio
mercoledì 5 settembre Auditorium Leibnitz ore 21h
Ensemble
LeAltreNote “Debussy e dintorni”
Parco Nazionale
dello Stelvio Valfurva venerdì 7 settembre dalle ore 17h30
Ensemble
LeAltreNote “Il Carnevale degli animali”
Bormio sabato 8
settembre Auditorium Leibnitz ore 21h
Ensemble
LeAltreNote “Il Carnevale degli animali”
Albosaggia
domenica 9 settembre Alpeggio Lago della Casera ore 17h
Quartetto
DuepiùDue
Francesco
Parrino (violino) Stefano Parrino (flauto)
Claudio
Andriani (viola) Alessandro Andriani (violoncello)
Sondrio sabato
15 settembre Auditorium Torelli ore 21h
Trio Albatros
Ensemble
Per
maggiori informazioni e il programma completo del Festival si può
consultare il sito www.lealtrenote.org
Associazione
Musicale LeAltreNote, via Mac Mahon 30, Milano
cell:
+39 347.446778 info@lealtrenote.org
Ufficio
Stampa Paolo Pinto
cell:
+39 328.6576201 pa.pinto@hotmail.it
Transient Series 1.7 Alessandra Novaga 28/07/2012 at New York
Guitarist Alessandra Novaga, playing music by Travis Just, John Zorn, Fausto Romitelli, Francesco Gagliardi, and John Cage
July 28, 2012, at 8pm
Willow Place Auditorium
26 Willow Place Brooklyn,
NY 11201
Alessandra Novaga plays classical and electric guitar. She often works for the theatre and has recently written and played music on stage for the Milan based group Phoebe Zeitgeist for Elena Russo Arman, (Teatro dell’Elfo, Milan) and for Elio De Capitani (Festival Dei Due Mondi, Spoleto). Alessandra has played as soloist and as a member of numerous ensembles, both in Italy and abroad. She is co-founder of the experimental music trio Hurla Janus. She is also a founding member of Spring In Duo (guitar and clarinet) entirely devoted to new commissioned pieces by composers such as Giancarlo Facchinetti, Antonio Eros Negri and Laurent Boutros. Spring In Duo recently released their debut CD Métissage.
Program
Fausto Romitelli: “TrashTvTrance”, 2002
John Zorn: Studies from “The Book of Heads”, 1978
John Cage: “Dream”, 1948
Francesco Gagliardi: “Untitled January”,
2009 Travis Just: “War / Alamo / Lenin / Sciencefiction / Crime / Hell”, 2011
Link: http://andrewchristophersmith.com/transient/i-7-alessandra-novaga/
lunedì 23 luglio 2012
Review of Quadrat D'Or by Stefano Grondona, Stradivarius 2012
Italian Translation
"Bach, Mozart, Beethoven, Wagner: in this recording project it is intended to concentrate that repertory which sees the guitar raise its gaze to the greatest figures of music and offer them its voice."
There we are. Maybe. With this latest CD Master Grondona concludes a long and exciting journey of exploration and .. redemption in the repertoire of the Catalan master. No one before him had delved so deeply into Llobet's music, caring with painstaking dedication every aspect, every detail of his music production. The results of this survey have been exceptional: a series of CDs where the virtues of Llobet were reiterated and highlighted after an unexplained "oversight". To conclude, the latest CD with the remaining transcriptions for guitar of musics by Bach, Mozart, Beethoven and Wagner, a Quadrumvirate of musical geniuses able to shake anyone's wrists, which, however, have never written a score for guitar. Here the genius and the sensitivity of Llobet: transcribe, translate, "carry" this musics so they could be played by a guitar. Transcripts rarely performed in public, by the almost intimate, confidential character, not only because of the nature of the Catalan guitarist but also the lack of attention paid to the transcripts, which are considered more often simple banality of the original songs. I believe that this not true: this cd combines two profound musical intelligences, one by Llobet a sensitive virtuous for too long obscured and one by Grondona, an exceptional performer who was able to discover and identify with this music. More words would be superfluous, the guitars speak for themselves.
"Apart from pointing out the quality of Miguel Llobet as a real titan of the modern guitar music, all these arrangements, from the most intimate - also sometimes in the form of 'fragment' - to the most formally complete, force the sensibility of the interpreter beyond the limits of the repertory more correctly known as 'for the guitar', if only by offering the opportunity of a journey out of the ordinary."
Recensione di Quadrat D'Or di Stefano Grondona, Stradivarius 2012
"Bach, Mozart, Beethoven, Wagner.: nel presente progetto discografico si intende concentrare quel repertorio che vede la chitarra sollevare lo sguardo verso i più sacri lumi della musica ed offrire loro la sua voce."
Ci siamo. Forse. L'ultimo cd del Maestro Grondona conclude un lungo e avvincente percorso di esplorazione e di .. redenzione nel repertorio del maestro catalano. Nessuno prima di lui si era addentrato così a fondo nelle musiche di Llobet, curando con certosina dedizione ogni aspetto, ogni particolare della sua produzione musicale. I risultati di questa indagine sono stati eccezionali: una serie di cd dove le virtù di Llobet sono state riproposte e messe in evidenza dopo un periodo di inspiegabile "dimenticanza".
A concludere, l'ultimo cd con le rimanenti trascrizioni per chitarra di musiche di Bach, Mozart, Beethoven e Wagner, un quadrumvirato di geni musicali capaci di far tremare i polsi a chiunque e che, comunque, non hanno mai scritto per chitarra.
Qui la genialità e la sensibilità di Llobet: trascrivere, tradurre, trasportare queste musiche perchè fossero suonate da una sei corde. Trascrizioni raramente eseguite in pubblico, dal carattere quasi intimo, confidenziale, non solo in ragione del carattere del chitarrista catalano ma anche della scarsa attenzione dedicata alle trascrizioni, ritenute spesso e volentieri semplici banalizzazioni dei brani originali.
Credo che questo non corrisponda al vero: questo cd unisce due profonde intelligenze musicali, quella di un virtuoso sensibile e da troppo tempo lasciato nell'ombra e quella di un interprete eccezionale che ha saputo riscoprire e identificarsi in questa musica. Aggiungere altro sarebbe superfluo, le chitarre parlano da sole.
"Oltreché evidenziare la caratura di Miguel Llobet quale vero titano della musica della chitarra moderna, questi arrangiamenti tutti, dai più intimisti - anche talvolta in forma di 'frammento' - ai più formalmente compiuti, spingono la sensibilità dell'interprete oltre i confini del repertorio più propriamente riconosciuto come 'chitarristico', se non altro offrendo la possibilità di un viaggio fuori dell'ordinario."
domenica 22 luglio 2012
Mercoledì sera ore 21 su Radio Voce della Speranza: Tales of the Flying Whale, Duo Nautilus
Mercoledì sera ore 21 su Radio Voce della Speranza: Tales of the Flying Whale, Duo Nautilus
Le balene volano? Certo che sì che dubbi sono? Mercoledì sera il Duo Nautilus (mirko Busatto alla chitarra Elettrica e Paolo Calzavara alle elettroniche) ci dimostrerà che non solo le balene volano ma sanno sognare e sanno farci ascoltare i loro sogni. Tales of the Flying Whale su Guitars Speak!
Do the whales fly? Yes, of course do you have any doubts? Wednesday evening, Nautilus Duo (Busatto Mirko on guitar and Electric Paolo Calzavara on electronic) will show that not only whales fly but they dream and they know how to make us listen to their dreams. Tales of the Flying Whale on Guitars Speak!
Links:
Radio Voce della Speranza http://www.radiovocedellasperanza.it/
Streaming http://www.radiovocedellasperanza.it/streaming/onair-fo.html
sabato 21 luglio 2012
Liuto in vendita, Selling lute
Vi informo che Elisa La Marca vendo un liuto da studio in ottime condizioni, perfetto per iniziare a suonare e conoscere lo strumento. In abete e acero, diapason 61.
900 euro.
Per Informazioni: elisa.lamarca@gmail.com
I'm glad to inform you that Elisa La Marca sells her lute in perfect condition, it's very good for students and for whom want to starts studyng and knowing this instrument. Made in spruce and maple. It cost 900 Euros.
For information: elisa.lamarca@gmail.com
venerdì 20 luglio 2012
Gitaroj - (Sergio Chiarito & Chiara Papa) - I. Albeniz "Tango n.2"
Gitaroj Duo takes is name from Esperanto language and it means "guitars. The choise of Esperanto (a planned language, developed between 1872 and 1887 by Ludwik Zamenhof Lejzer) isn't casual but strongly linked to the musical project that the Duo proposes.
In fact, the purpose of Esperanto is to talk to different people trying to create communication and peace between them with a second, simple but expressive language, belonging to all humanity and not only to a people.
The aim of the Gitaroj Duo is the union of the different musical languages into a single language, performing pieces from different cultures creating, at the same time, unique and varied events.
The Duo Gitaroj's project proposes pieces that come from the original repertoire for guitar duo along with their own arrangements and compositions. Everything with a look at the modern, contemporary and multiethnic repertoire.
In particular, the Duo works with the Project "Danza Mundi", a journey into the world through the characteristic dances from different peoples and cultures. Traditional dances, revised or reinterpreted pieces that engage all the expressive possibilities of the instrument: the guitar. The sounds become colors and images, transporting the audience into distant worlds: from waltz to tango, from the romanian dances to samba rhythms, passing through many different flavors.
giovedì 19 luglio 2012
Gitaroj - Sergio Chiarito e Chiara Papa - Duo di Chitarre
Il Duo Gitaroj prende il nome dall'esperanto e significa "Chitarre". La scelta dell'esperanto (lingua pianificata, sviluppata tra il 1872 1887 da Ludwik Lejzer Zamenhof) non è casuale ma fortemente legata al progetto musicale che si propone il duo.
Scopo di questa lingua è, infatti, quello di far dialogare i diversi popoli cercando di creare tra di essi comprensione e pace con una seconda lingua semplice ma espressiva, appartenente all'umanità intera e non ad un popolo.
Il Duo Gitaroj fa proprio questo obiettivo, mirando all'unificazione dei diversi linguaggi musicali esistenti, fondendoli in un unico linguaggio personalizzato o proponendo l'esecuzione di brani di culture diverse, nella realizzazione di spettacoli unici e multiformi allo stesso tempo.
Il progetto
Obiettivo del Duo Gitaroj è quello di proporre brani che provengono dal repertorio originale per duo di chitarra insieme ad arrangiamenti e composizioni proprie. Il tutto con uno sguardo privilegiato al repertorio moderno, contemporaneo e dal taglio multietnico.
In particolare, il Duo propone il Progetto "Danza mundi", un viaggio nel mondo attraverso le danze caratteristiche di popoli e culture differenti. Danze tradizionali, rivisitate o reinterpretate in brani che coinvolgono e mettono in gioco tutte le possibilità espressive dello strumento: la chitarra. I suoni diventano colori e immagini, trasportando il pubblico in mondi lontani: dal valzer al tango, dalle danze rumene al samba, passando attraverso ritmi dai sapori più disparati.
mercoledì 18 luglio 2012
Guitars Speak: Ralph Towner
Questa sera ore 21 su Radio Voce della Speranza: Solstice di Ralph Towner
Ralph Towner è un grande musicista, un musicista prima ancora che un chitarrista vista anche la sua abilità come pianista, molto influenzato dallo stile di Bill Evans. Qui lo ascoltiamo in un suo disco solista (Solstice) uscito nel 1974 per la etichetta tedesca ECM contornato dai migliori jazzisti europei: Jan Garbarek, Eberhard Weber e Jon Christensen. Atmosfere terse e raffinate che anticipano di anni il crossover musicale della nostra epoca.
Links:
Radio Voce della Speranza http://www.radiovocedellasperanza.it/
Streaming http://www.radiovocedellasperanza.it/streaming/onair-fo.html
martedì 17 luglio 2012
Review of J.S.Bach Pieces pour la Luth by Oscar Ghiglia, Stradivarius 2008
Italian Translation
This was the first record I played in 2009.
It’s a great pleasure to have the opportunity to write some notes about the last recording of the italian classical guitarist Oscar Ghiglia, made by the italian label Stradivarius, completely dedicate to the music of Johan Sebastian Bach.
In his book " Ricordo al futuro " Luciano Berio wrote ".. I like to read or listen to the music that questions itself and ourself and invites us to a constructive revision, or even to a suspension of our relationship with the past and bringing us to new discovers on future paths .... "and I think that these words seem to be a perfetc “key” to understand this record.
Ghiglia questions himself in the beautiful booklet that accompanies the record about "what shall be the way to perform Bach’s music?" The answer to this supposedly rhetorical, but rather substantial question in the musical poetry of a musician reveals the eternal dilemma between a vision of music as an expressive metalanguage and the image of music as a selfish, cold figure, close in itself and independent both from a contemporary vision of the world than from his history.
The answer that Ghiglia expresses through the colors of his music seems to be to draw freely from the universal library of music that surrounds us and that we have created. An immense library, which grows free in every moment and in any direction and dimensional space, whose rooms are full of sound and where Bach himself have an exceptional role and importance.
Borges wrote, " I saw the Aleph from all points, I saw in the Aleph the ground and in ground again the Aleph and the Alephin in the earth, I saw my face and my bowels, I saw your face and I felt dizzy and wept, because my eyes had seen the secret object, "
It was a wonderful way to start 2009. Superb recording quality, simply impeccable!
lunedì 16 luglio 2012
Review of Singularity by Joe Morris, 2001 AUM Fidelity
Italian translation
Joe Morris, American, has begun to play the guitar in 1969, 14 year-old age. He did the usual autodidactic training: playing in different groups, listening to so many records and concerts. Otherwise from others his contemporaries, more interested to the rock and blues, Morris chooses as his points of reference musicians belonging to the seminal free jazz movimennt: Cecil Taylor, Ornette Coleman and Eric Dolphy.
Singularity is his only record for solo guitar, in this case an acoustic guitar, edited in 2001 for the independent music label AUM Fidelity.
Morris shows an abstract and idiosincratic guitar’s style, that doesn’t change so much passing by the electric to the acoustic one, clean tones, no distorsion, dense and organized musical texture, small regular intervals and the use of harmonic cluster only to underline some particularly emotional moments. Melody is practically absent. The music of Joe Morris requires and compensates the attention he gets from the listener, to which is asked for great attention and imagination for filling the spaces and to extrapolate his, often fragmentary, themes. Morris repays with a visionary approach of the improvisation that sets himself several light years ahead in comparison to his colleagues.
The compositions on this records (all by Morris) offer him an unique perspective to be able to explore his own ideas without being limited by any formulas or particular arrangements. Certainly this is non an easy listening record: no melodic standards, no modal passages, but you will hear a guitar with an approach as much possible closer to the piano style by Cecil Taylor. No swings. Undestatement, seems to be the secret word for his music. The photo on the front cover of the cd, a blue flower contanined in the opened hands of hisr daughter on a black and white background represents a valid graphic metaphor for the contained musical ideas in this cd and is at the same enough innocent time to make to understand the abstract forms of Joe Morris’s guitar.
Recensione di Singularity di Joe Morris, 2001 AUM Fidelity
English Translation
Joe Morris, americano, ha iniziato a suonare la chitarra nel 1969 all’età di 14 anni. La sua è la formazione dell’autodidatta: suona in diversi gruppi musicali e ascolta tanti dischi e concerti. Diversamente da altri suoi coetanei, più interessati al rock e al blues, Morris sceglie come suoi punti di riferimento musicisti appartenenti al fronte del free jazz più seminale: Cecil Taylor, Ornette Coleman e Eric Dolphy.
Singularity è il suo unico disco per chitarra sola, in questo caso per chitarra acustica, uscito nel 2001 per la casa discografica indipendente AUM Fidelity.
Morris si fa notare per uno stile chitarristico idiosincratico e astratto, che non risente di modifiche passando dalla elettrica alla acustica, toni puliti, niente distorsione, texture musicali dense ed organizzati, piccoli intervalli regolari e l’uso di cluster armonici solo per sottolineare alcuni momenti particolarmente emotivi. Melodia praticamente assente. La musica di Joe Morris richiede e ricompensa attenzione dall'ascoltatore, a cui viene richiesta grande attenzione e immaginazione per riempire gli spazi e estrapolare i suoi temi, spesso frammentari. Morris ripaga con un approccio visionario dell’improvvisazione che lo pone anni luce avanti rispetto a tanti suoi colleghi.
Le composizioni su questo disco (tutto di Morris) gli offrono una prospettiva unica per poter esplorare le proprie idee senza essere limitate da formule o particolari arrangiamenti. Certo il disco non è di facile ascolto: niente standards melodici, niente passaggi modali, in compenso quanto di più sia possibile avvicinare con una chitarra allo stile pianistico di Cecil Taylor. Niente swing. Undestatement, sembra essere la parola d’ordine. La fotografia sulla copertina del cd, un fiore dal colore blue acceso nelle mani racchiuse di sua figlia su sfondo in bianco e nero rappresenta una valida metafora grafica delle idee musicali contenute in questo cd ed è allo stesso tempo abbastanza innocente per far capire le forme astratte della chitarra di Joe Morris.
domenica 15 luglio 2012
Review of Solstice by Ralph Towner. ECM 1975
Italian Translation
Ralph Towner is great man. Great in everything: composer, improviser, multi-instrumentalist, pianist, guitarist, band leader. Just think about that legendary group called Orengon which anticipated that at least twenty years, the fashion of the music crossover, a versatile group, with a sound immediately recognizable, ranged between genders, targeted mainly on a melodic, enjoyable and maturefolk-jazz, unhappily and briefly described by some as "world music" and "new age", free improvisation and a great deal of melodic and percussive textures. The classical guitar Towner was always one of leading voice of the group, leaving an indelible imprint on the collective sound, and giving to music lovers a new context in which to take advantage of the sounds of a classical guitar.
The activity of Towner, however, not remained confined within Oregon, from 1972 he began to affect a series of records for the ECM label in Monaco, who gave refuge to a great grout of indipendent musical talents.
"Solstice" '74 is an early example of this collaboration (and one of the best albums ever of his vast discography), and is a perfect representation of the now often-nominated ECM style, a sound in wich space, dynamics and reverb become protagonists.
In this chapter of his musical career Towner is accompanied by other ECM people: Jan Garbarek, one of the few (along with Lee Konitz and Wahyne Shorte) to propose a sound of tenor sax away from John Coltrane, Eberhard Weber on cello and bass characterized by the mellow sound and reverb (one of the few alternatives to Jaco Pastorius' brand) and polyrhythmic drummer Jon Christensen already a permanent member of the European quartet of Keith Jarrett.
The compositions are all of excellent quality with great mood and atmosphere. From the first track "Oceanus", fascinating and far-reaching, the surreal "Visitation?", And the fantastic funky groove on "Piscean Dreams". The music does not differ radically from the one proposed by Oregon, a sign for style of Towner, maintaining that delicate balance between exotic and apparent deviations from the traditional lines and harmonies.
An excellent start to want to begin exploring the career of this great multi-instrumentalist.
Mercoledì sera ore 21 su Radio Voce della Speranza: Ralph Towner
Mercoledì sera ore 21 su Radio Voce della Speranza: Solstice di Ralph Towner
Ralph Towner è un grande musicista, un musicista prima ancora che un chitarrista vista anche la sua abilità come pianista, molto influenzato dallo stile di Bill Evans. Qui lo ascoltiamo in un suo disco solista (Solstice) uscito nel 1974 per la etichetta tedesca ECM contornato dai migliori jazzisti europei: Jan Garbarek, Eberhard Weber e Jon Christensen. Atmosfere terse e raffinate che anticipano di anni il crossover musicale della nostra epoca.
Ralph Towner is a great musician, a musician even before a guitarist being also a pianist, much influenced by the style of Bill Evans. Here we listen to his solo album Solstice released in 1974 for the German label ECM surrounded by the best European jazz musicians: Jan Garbarek, Eberhard Weber and Jon Christensen. Clean and refined air texture that anticipate by years the crossover music of our time.
The review
Links:
Radio Voce della Speranza http://www.radiovocedellasperanza.it/
Streaming http://www.radiovocedellasperanza.it/streaming/onair-fo.html
sabato 14 luglio 2012
irid. visual concert
irid.
visual concert
visual concert
un progetto di Silvia Cignoli e Andrea Tremolada in collaborazione con
MITiCi e con Milano Civica Scuola di Musica - Fondazione Milano®
invito alla rappresentazione
5 settembre 2012 h. 21.00
Auditorium Lattuada - Corso di Porta Vigentina 15/a
ingresso libero su prenotazione:
http://irid.eventbrite.com
MITiCi e con Milano Civica Scuola di Musica - Fondazione Milano®
invito alla rappresentazione
5 settembre 2012 h. 21.00
Auditorium Lattuada - Corso di Porta Vigentina 15/a
ingresso libero su prenotazione:
http://irid.eventbrite.com
Silvia Cignoli, chitarra classica ed elettrica
Cinzia Cruder, flauto e ottavino
Matteo a Marca, sax contralto e tenore
Roberta de Stefano, attrice e performer
Cinzia Cruder, flauto e ottavino
Matteo a Marca, sax contralto e tenore
Roberta de Stefano, attrice e performer
K. Ritter, A. Tremolada, G. C. Taccani, M. Treccozzi, L. Valli, T. Murail, F. Zago, N. Vassena, F. Romitelli
Video e proiezioni a cura di:
R. Mucchiut, A. Aguzzi, A. Carlotto, E. Taeggi
http://www.facebook.com/
http://irid.altervista.org/
silvia.cignoli@hotmail.it
venerdì 13 luglio 2012
giovedì 12 luglio 2012
mercoledì 11 luglio 2012
"121 Cd per la Chitarra Contemporanea"
Dear Friends I'm very glad to inform you that my book "121 Cd per la Chitarra Contemporanea" has been published on the web site ilmiolibro :
Price: 12 €
126 pages
Paperback 15x23 cm.
1° edition 12/2010
Questo libro, che parte dall'esperienza di ormai tre anni di vita del Blog Chitarra e Dintorni Nuove Musiche, vuole rappresentare sia un viaggio all'interno della discografia per la Chitarra Contemporanea, mettendo a disposizione dell’appassionato sia di chitarra che di musica di avanguardia e contemporanea 121 schede per 121 cd che illustrano un panorama che va da Oren Ambarchi a John Zorn, passando per l'Accademia, l'Improvvisazione, i compositori d'avanguardia e la scena musicale di New York, sia cercare di fornire una prima possibile rappresentazione di una scena musicale molto variegata, intensa e piena di sorprese.
This book, which builds on the experience of the Blog Chitarra e Dintorni Nuove Musiche, aspires to be a journey into the discography for the Contemporary Guitar, by providing the fan of guitar music 121 cards for 121 cd showing a sound landscape from Oren Ambarchi to John Zorn, academy, improvisation, avant-garde composers and New York's music scene, trying to give a first possible representation of new interesting musics.
Oren Ambarchi, John Zorn, Elena Càsoli, Marc Ribot, Sonic Youth, Arturo Tallini, Derek Bailey, Fred Frith, Fennesz, Frank Zappa, Maurizio Grandinetti, Julian Bream, John Williams, Toru Takemitsu, Eugenio Becherucci, Emanuele Forni, H.W. Henze, Tim Brady, Steven Mackey, Glenn Branca, Rhys Chatham, Pat Metheny, Paolo Angeli … are just some of the names which you will read in this book that seeks, for the first time, to define the boundaries of contemporary guitar.
You can buy it ordering it by email to andreaaguzzi@gmail.com o at this LINK
126 pages
Paperback 15x23 cm.
1° edition 12/2010
Questo libro, che parte dall'esperienza di ormai tre anni di vita del Blog Chitarra e Dintorni Nuove Musiche, vuole rappresentare sia un viaggio all'interno della discografia per la Chitarra Contemporanea, mettendo a disposizione dell’appassionato sia di chitarra che di musica di avanguardia e contemporanea 121 schede per 121 cd che illustrano un panorama che va da Oren Ambarchi a John Zorn, passando per l'Accademia, l'Improvvisazione, i compositori d'avanguardia e la scena musicale di New York, sia cercare di fornire una prima possibile rappresentazione di una scena musicale molto variegata, intensa e piena di sorprese.
This book, which builds on the experience of the Blog Chitarra e Dintorni Nuove Musiche, aspires to be a journey into the discography for the Contemporary Guitar, by providing the fan of guitar music 121 cards for 121 cd showing a sound landscape from Oren Ambarchi to John Zorn, academy, improvisation, avant-garde composers and New York's music scene, trying to give a first possible representation of new interesting musics.
Oren Ambarchi, John Zorn, Elena Càsoli, Marc Ribot, Sonic Youth, Arturo Tallini, Derek Bailey, Fred Frith, Fennesz, Frank Zappa, Maurizio Grandinetti, Julian Bream, John Williams, Toru Takemitsu, Eugenio Becherucci, Emanuele Forni, H.W. Henze, Tim Brady, Steven Mackey, Glenn Branca, Rhys Chatham, Pat Metheny, Paolo Angeli … are just some of the names which you will read in this book that seeks, for the first time, to define the boundaries of contemporary guitar.
You can buy it ordering it by email to andreaaguzzi@gmail.com o at this LINK
Andrea Aguzzi
Guitars Speak: la chitarra jazz di Charlie Christian
Questa sera ore 21 su Radio Voce della Speranza: la chitarra jazz di Charlie Christian
Charlie Christian è stato più volte indicato come il "padre della chitarra elettrica". Padre effettivo o solo leggendario, non so. Di sicuro Christian è stato un grande innovatore e un pioniere nel genere riuscendo a conferire alla chitarra un ruolo solista da cui era stata fino ad allora tenuta lontana. Rendiamo omaggio alla sua figura di grande musicista con una puntata dedicata al suo jazz.
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Radio Voce della Speranza http://www.radiovocedellasperanza.it/
Streaming http://www.radiovocedellasperanza.it/streaming/onair-fo.html
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