giovedì 24 dicembre 2009

Recensione di A Crimson Grail di Rhys Chatham, Table Of The Elements, 2007

P1000855

Quattrocento chitarre elettriche che intonano un inno alla musica eterna. Quattrocento chitarre elettriche sulla scalinata del Sacro Cuore di Parigi, la notte del primo ottobre 2005. 2400 corde che vibrano all’unisono generando un suono unico, potente, emozionante, commovente……
Questo lavoro è tratto da una registrazione di quattrocento (400!) chitarre effettuata la notte del primo ottobre 2005 nella chiesa di Sacre Coeur di Parigi , è un lavoro stupendo, contraddistinto da una rara intensità emotiva, solo per chitarre, senza batteria, diversamente dagli altri lavori di Chatham dove è sempre presente, anche perché l’acustica del luogo caratterizzata da un tempo di ritardo dell’eco di quindici secondi., la rendeva inutilizzabileA causa di un simile riverbero, il compositore newyorkese ha scelto di enfatizzare maggiormente il suono delle chitarre e di utilizzare passaggi di accordi molto lenti sacrificando un suono quasi barocco presente ad esempio in "An Angel Moves Too Fast To See".Il risultato è una massa sonora da brividi, alimentata da 2400 corde che vibrano all'unisono, per un unico, gigantesco flusso di suono celestiale di insostenibile potenza, lanciata verso il cielo con una intensità che lascia ammutoliti, ipnotizzati e senza fiato. Un suono elettrico, trascendentale, tra picchi e cascate di accordi, per una sinfonia pagana, un drone angelico dalle proporzioni solenni, gotiche e fluorescenti. Una pace, una serenità lieve e intensa.L’applauso, lo scroscio delle mani della folla (diecimila persone circa) che accoglie e che ringrazia per questo dono è come la pioggia che viene a placare, ad accompagnare verso l’accogliente e meritato silenzio.

Meraviglioso.

Empedocle70

Nessun commento: